La pratica del Qi Gong, attraverso un processo somato-psichico, se effettuato in modo consapevole, può portare a diversi effetti: liberazione da stili di vita scorretti e da emozioni dannose che portano alla malattia,in una parola promuovere il ripristino. Questo livello evolutivo fa parte del primo stadio di raffinazione, uno stile di vita corretto, volersi bene (Jing) aiuta una migliore circolazione energetica(Qi) che ci fa sentire meglio e di conseguenza migliora il nostro pensiero e la nostra attitudine(Yi).
Questa attitudine è chiamato Yi cioé intenzione, che, se corretta, è quella spinta che sorge da uno stato di quiete e che promuove la guarigione.
Lo Yi muove il Qi che si può direzionare a seconda dello scopo, che può essere relativo alla salute, oppure relativo alla marzialità o alla meditazione.
L’intenzione Yi muove il Qi all’interno del corpo. Ci si deve concentrare sul flusso di energia e portarlo lì dove vogliamo intervenire, senza farlo in modo veemente, ma con delicatezza.
La sensazione di quiete si ottiene portando contemporaneamente l’attenzione sul respiro, sulla volonta’ di guarigione o di meditazione e sulla zona del corpo dove ci si focalizza. L’attenzione porta il Qi in una specifica zona e l’intenzione lo caratterizza secondo i parametri desiderati.
Molto importanti sono i modi con i quali si effettuano queste tre attività insieme, devono essere fatte tutte e tre in modo equilibrato. La postura dev’essere corretta; il respiro dev’essere silenzioso, ritmico e fluido, quest’ultima caratteristica è fondamentale per permettere la libera circolazione del Qi; l’ intenzione ben finalizzata e senza essere sporcata da pensieri distratti e non attinenti, per permettere al Qi di arrivare e finalizzare lo scopo dell’intento.
Questo primo stadio di raffinazione è già, come si può dedurre facilmente, un viatico per la salute e la longevità e ha anche un riflesso su tutto quello che interagisce con l’individuo che si auto-coltiva.